Il presidente dell’Ente Palio Marco Gnavolini ha espresso tutta la sua soddisfazione rivolgendosi con immensa gratitudine a tutte quelle persone e professionisti che si sono adoperati per la realizzazione dell’evento I’M LUCIO CAMACHO, una grande festa mascherata che ha onorato nel migliore dei modi la memoria dell’indimenticato dj del Palio.

L’evento ha visto tra l’altro la collaborazione di due associazioni no profit: AVIS COMUNALE BASTIA UMBRA e R.A.V. Rete Anti Violenza Donne.

“È stata una vera e propria festa dai colori settembrini. L’anima di Lucio Camacho – dice Marco Gnavolini – ha trasformato questo Carnevale in qualcosa di magico. La serata è stata organizzata da PaliOpen, un gruppo di ragazzi che ha lanciato uno slogan ambizioso quanto condivisibile: VIVI IL PALIO TUTTO L’ANNO. Dopo il coraggioso esordio dello scorso 17 settembre con l’evento di apertura, il gruppo ha iniziato a consolidarsi e, prima della festa mascherata, ha creato il primo Calendario del Palio e un’altra serata in discoteca.

I’M LUCIO tuttavia è stata la consacrazione di PaliOpen evidenziata soprattutto dalla coesione e dallo spirito di aggregazione che sono emersi durante la serata. Credo di non aver mai visto un coinvolgimento simile in nessun altra manifestazione del Palio. Tutti e quattro i rioni insieme animati da un amore incondizionato. La bravura dei ragazzi di PaliOpen è emersa anche dalle collaborazioni fattive che questo gruppo è riuscito a creare.

Le ragazze del R.A.V. ad esempio, hanno organizzato con passione e dedizione la cena in discoteca. Anche l’Amministrazione Comunale di Bastia Umbra è stata protagonista contribuendo alla promozione dell’evento con il proprio patrocinio. A nome di tutto il Consiglio Direttivo, vorrei ringraziare tutti i dj che si sono alternati in consolle, con una menzione particolare per Fabio DeDà e Dj Carlino, amici fraterni di Lucio, che l’hanno magistralmente ricordato attraverso le sue immagine più belle proiettate sul maxischermo del locale

Ma il ringraziamento più grande e doveroso va senz’altro alla famiglia Castellini che ha subito accolto questo tributo manifestando la propria sensibilità e grandezza.”

Crediti fotografici: Manuela Capitanucci