Il Presidente dell’Ente Palio Marco Gnavolini chiede rispetto!

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55° Ed. PALIO DE SAN MICHELE - Cerimonia di apertura

Palio de San Michele

Marco Gnavolini, Presidente dell’Ente Palio, risponde alle polemiche degli ultimi giorni rimarcate da alcuni organi di stampa a riguardo di presunti disagi creati dal Palio de San Michele

COMUNICATO STAMPA

“Bastia Umbra è la mia città ed il Palio è la mia passione. Questi sono due fattori imprescindibili, che amo profondamente e che difenderò per sempre. Quanto riportato e quanto emerso da alcuni organi di informazione non corrisponde assolutamente alla verità. Il Palio de San Michele ha come prerogativa l’aggregazione e la sua funzione sociale è ben nota e chiara da ormai 55 anni. La nostra attività ludico-sociale ed artistica vanta collaborazioni con le scuole e con tutte le principali associazioni presenti nel nostro territorio. Vorrei ricordare come dal lontano 1962 che il Palio apre ogni edizione con la benedizione degli stendardi e l’investitura dei capitani e chiude le sue attività, in onore del patrono San Michele Arcangelo, con la messa solenne e la processione religiosa.

55° Ed. PALIO DE SAN MICHELE - Cerimonia di aperturaDetto questo invito tutti a frequentare le sedi rionali, i laboratori e le attività che i rioni svolgono per tutto l’anno e che in 55 anni hanno dato vita, lustro e prestigio alla nostra città. Quindi, non comprendo minimamente questo becero populismo ed immotivato attacco, privo di ogni fondamenta, rivolto ai nostri ragazzi. Voglio conoscere la fonte di tali falsità, così gravi e lesive alla nostra immagine, a quella del Palio e a quella della nostra città, dopodiché ci tuteleremo nelle adeguate sedi. Non si possono addossare colpe e motivazioni di ciò che accade quotidianamente per tutto l’anno nel nostro paese alla nostra manifestazione. Noi non possiamo essere il capro espiatorio dell’inciviltà e dell’ignoranza che campeggia nel singolo individuo. Queste sono responsabilità che a monte vanno ricongiunte alle istituzioni. Credo che i rioni abbiano fino ad oggi dimostrato un grande segno di maturità e cooperazione, garantendo sempre il corretto svolgimento delle attività. Inoltre, voglio rimarcare che tutte le persone che si sono adoperate da sempre per il Palio, l’hanno fatto con estrema passione ad opera di volontariato. Ecco perché voglio concludere il mio intervento pubblicando le parole contenute nella lettera che abbiamo ricevuto, con lusinga ed orgoglio, dalla professoressa Maria Caldari, vincitrice del concorso del Palio 2016. L’artista ha scelto di devolvere il montepremi per una buona azione. Sono questi i veri messaggi che rispecchiano fedelmente i nostri valori, gli stessi che vorremmo leggere quando si parla di Palio de San Michele.”

 

Maria CaldariLA LETTERA DELLA PROFESSORESSA MARIA CALDARI

Una buona azione

La festa della mia città, il Palio de San Michele, un drappo tanto amato ed ambito dai cittadini dei quattro rioni. La gioia dei vincitori e soprattutto la mia felicità nel veder quello stendardo passare di mano in mano e percorrere le strade del paese; era l’anno 2007.

Il ricordo indelebile di una piazza piena di luce, gioia ed armonia.

Settembre 2016, il mio secondo palio per le vie della città; un demone simbolo del male, il rosone della nostra chiesa parrocchiale simbolo di luce divina, un giovane San Michele pronto a distruggere quel male.

Il mio desiderio di riuscire a trasmettere un messaggio forte e far breccia nell’animo umano, ma soprattutto nel cuore dei giovani.

“Amatevi come io amo voi” dice Papa Francesco, parole importanti, per questo sono certa che se basta una piccola lampada per mandare i suoi raggi lontano, una buona azione basterà per rendere tutti più uniti.

È stato proprio questo il pensiero che mi ha spinto a voler donare la somma ricevuta per la realizzazione del Palio 2016.

Questa donazione spero possa essere, seppur modesta, un importante contributo per il restauro della Chiesa di Sant’Angelo, la più antica della città, che presto tornerà a vivere, accogliendo e coinvolgendo sia a livello sociale che culturale tutti i cittadini di Bastia Umbra.

Prof. Maria Caldari.

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